Navigando tra difficoltà e progressi: l’educazione nella Repubblica Democratica del Congo

da | Mag 8, 2024 | Attualità

  1. Introduzione:

 In un contesto globale sempre più orientato verso lo sviluppo sostenibile e l’uguaglianza delle opportunità, l’istruzione si erige come il fondamento imprescindibile per il progresso di ogni nazione. In nessun altro luogo questo concetto risulta più tangibile che nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove l’accesso all’istruzione è cruciale per rompere il ciclo della povertà e promuovere una crescita economica inclusiva. Tuttavia, la realtà attuale dell’istruzione nella RDC è un riflettore acuto delle sfide ancora irrisolte: scarse risorse, infrastrutture carenti, e disparità socio-economiche che minano l’accesso equo e universale all’educazione.

In questo scenario, Magic Amor si pone come una luce guida, impegnata a rafforzare il tessuto educativo della RDC. La missione di Magic Amor non è solo quella di fornire istruzione, ma di garantire che essa sia accessibile a tutti, indipendentemente dal contesto socio-economico o dal genere. Attraverso programmi innovativi e partnership strategiche con le comunità locali, Magic Amor lavora per superare gli ostacoli che impediscono ai bambini congolesi di accedere a un’istruzione di qualità. Dal fornire risorse didattiche essenziali alla formazione degli insegnanti, fino alla costruzione di scuole sicure e all’implementazione di programmi alimentari, Magic Amor si impegna a creare un ambiente favorevole all’apprendimento che nutra il potenziale di ogni bambino nella RDC. Questo impegno incarna l’essenza stessa della parità di accesso all’istruzione e rappresenta un passo significativo verso un futuro più luminoso per tutti i giovani del Congo.

  1. L’educazione nella Repubblica Democratica del Congo oggi: 

A livello globale, quando si tratta di frequenza scolastica, i bambini nelle zone di conflitto hanno carenze più gravi dell’apprendimento rispetto alle altre aree geografiche, con il 50% dei bambini non iscritti a scuola in questi Paesi devastati dalla guerra.[1] La RDC ha compiuto passi significativi verso l’accesso universale all’istruzione primaria negli ultimi decenni, con un tasso di frequenza netto passato dal 52% nel 2001 al 78% nel 2018.[2] Tuttavia, nonostante questi progressi, 7,6 milioni di bambini tra i 5 e i 17 anni rimangono ancora fuori dalla scuola.[3] Questa cifra rappresenta una parte significativa della popolazione giovanile, mettendo in luce le sfide continue nell’assicurare opportunità educative per tutti. Inoltre, il tasso di iscrizione alla scuola dell’infanzia per i bambini dai 3 ai 5 anni si attesta solo al 5%,[4] una statistica preoccupante considerando i benefici comprovati dell’educazione dell’infanzia nell’agevolare l’ingresso alla scuola primaria e nel favorire lo sviluppo cognitivo e sociale.

L’attuazione dell’istruzione primaria gratuita, che ha permesso a oltre 4,5 milioni di bambini di accedere alla scuola, non è stata priva di ostacoli.[5] L’improvviso afflusso di studenti a seguito dell’introduzione della politica ha portato a classi sovraffollate ed a risorse educative limitate, aggravate da un calo del numero di insegnanti a causa della perdita di reddito derivante dai contributi dei genitori. Mentre i tassi di iscrizione al livello primario sono migliorati, persistono disparità tra zone geografiche, gruppi socioeconomici e generi. Particolarmente preoccupante è il netto calo delle iscrizioni delle ragazze dopo la scuola primaria rispetto ai ragazzi. Nella RDC è radicata una storia culturale di discriminazione nei confronti delle donne e delle ragazze. Uno studio condotto su giovani di 18-24 anni (291 donne e 289 uomini) a Kinshasa, ha rivelato che sia le donne (91,4%) che gli uomini (83%) concordavano sul fatto che il ruolo più importante di una donna è prendersi cura della famiglia e della casa.[6] Nonostante la RDC sia stata uno dei tredici paesi al mondo con la peggiore disparità di genere a livello secondario, non riceve una priorità nell’assistenza allo sviluppo estero.[7] 

Leggi il nostro articolo sulle strutture familiari congolese per saperne di più sul ruolo delle donne nella società tradizionale congolese.

Inoltre, la qualità dell’istruzione rimane una questione urgente nella RDC. Classi sovraffollate e budget limitati contribuiscono ad ambienti di apprendimento non ottimali, influenzando gli esiti educativi degli studenti, che riescono, fortunosamente, anche a frequentare la scuola. Affrontare queste sfide sistemiche richiede sforzi concertati da parte del governo, della società civile e dei partner internazionali per migliorare l’infrastruttura scolastica, investire nella formazione degli insegnanti e promuovere politiche educative inclusive che prioritizzino la qualità e l’equità per tutti gli studenti.

 

  1. Ostacoli all’istruzione

Figura 2- Luzian Messmer

Nella RDC, l’accesso all’istruzione è ostacolato da numerose questioni, accentuate dalla crisi umanitaria multidimensionale del Paese. Prima di tutto, la diffusa povertà della popolazione costituisce una sfida significativa. Soprattutto nelle aree rurali, è difficile reclutare e trattenere insegnanti a causa di difficoltà logistiche. La costruzione e la manutenzione delle scuole sono anch’esse ostacolate da queste limitazioni, mentre le precarie condizioni di vita e la pressione per coinvolgere i bambini nelle attività domestiche o agricole compromettono il loro accesso all’istruzione. I bambini spesso rinunciano all’istruzione per contribuire al reddito familiare attraverso il lavoro. Sebbene il governo abbia implementato politiche come l’istruzione primaria gratuita, i costi indiretti, come le uniformi e materiali, ricade pesantemente sulle famiglie impoverite.[8] Le aree rurali sono colpite in modo sproporzionato, con tassi più alti di bambini fuori dalla scuola rispetto alle aree urbane. L’accesso all’istruzione è ancora più difficile per gli orfani, poiché la mancanza di sostegno strutturale impedisce le loro opportunità.

L’accesso disuguale complica ulteriormente il problema, con la disparità di genere che è un fattore significativo. Le ragazze, in particolare, affrontano barriere culturali ed economiche che limitano le loro opportunità educative, tra cui matrimoni precoci o forzati e la svalutazione sociale della loro istruzione, con maggiore importanza attribuita al ruolo delle ragazze all’interno della casa anziché ricevere opportunità grazie all’educazione scolastica. Le preoccupazioni per la sicurezza sono grandi poiché gruppi ribelli prendono di mira gli studenti, rendendo pericoloso per molti frequentare la scuola.[9] Il rischio di violenza rappresenta un ostacolo alla frequenza scolastica delle ragazze. In particolare, si è riscontrato che alcune ragazze sono state vittime di abusi sessuali da parte del personale militare mentre si dirigevano a scuola nella RDC.[10] La sicurezza delle figlie diventa talvolta una priorità per i genitori rispetto all’istruzione. Secondo uno studio condotto con i soldati, la violenza sessuale e di genere è diventata “normalizzata” e considerata “un prodotto delle strutture sociali fondamentali di disuguaglianza all’interno della società”.[11] I genitori in difficoltà finanziarie tendono a ritirare le figlie dall’istruzione piuttosto che i figli, poiché queste possono contribuire al reddito familiare o alle attività domestiche.[12] Inoltre, i sopravvissuti alla violenza sessuale mostrano una bassa frequenza scolastica.

I conflitti politici rappresentano un altro ostacolo significativo. La maggior parte delle popolazioni non scolarizzate risiede in zone di conflitto o soggette a una governance fragile. I conflitti armati e le instabilità interne ostacolano seriamente gli sforzi per garantire un’istruzione universale in RDC.

Un altro grande problema è la carenza di insegnanti. La democratizzazione dell’istruzione e la crescita demografica richiedono un numero maggiore di insegnanti. Oltre al reclutamento, la qualità dell’insegnamento è strettamente legata alla formazione degli insegnanti, un elemento essenziale per garantire un’acquisizione adeguata delle conoscenze da parte degli studenti. In particolare, circa il 60% degli insegnanti nelle scuole supportate da Magic Amor ha ricevuto formazione grazie agli sforzi finanziari dell’associazione.

 

  1. L’impegno di Magic Amor:

Figura 3 – Grace Mansita, Magic Amor

L’impegno di Magic Amor nell’ambito dell’istruzione nella RDC è davvero notevole, portando avanti lo scopo del quarto obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: “Garantire un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa, e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti”.[13] 

Sin dagli inizi degli anni 2000, l’associazione ha svolto un ruolo fondamentale nella creazione di oltre venti istituti scolastici, tra scuole elementari e medie, distribuiti in cinque sedi centrali e quindici sedi secondarie. Queste scuole hanno permesso la scolarizzazione di oltre 15.000 bambini, dimostrando l’impegno di Magic Amor nell’universalizzare l’istruzione primaria e ridurre l’analfabetismo nel Paese. Nella regione di Kimbuta, gli sforzi di Magic Amor hanno portato a notevoli progressi nella scolarizzazione primaria. Dall’istituzione della scuola elementare Rocco Campagna, il numero di bambini iscritti è passato da circa 50 a quasi 400. Tutte le nostre scuole adottano un modello opposto a quello sperimentato dai bambini in passato: amore nel metodo educativo verso gli alunni; qualità dell’insegnamento per consentire agli studenti di diventare un valore aggiunto alla loro realtà locale. Purtroppo, le punizioni corporali sono ancora comuni nelle scuole della RDC, ma sono severamente vietate in tutti i nostri centri educativi.

Per quanto riguarda l’istruzione secondaria, anche qui l’impegno di Magic Amor è significativo. Si registra un significativo calo di frequenza dalla scuola primaria alla scuola secondaria, dal 80% al 43%.[14] Rispetto alla media nazionale, gli adolescenti della provincia del Nord Kivu hanno il doppio delle probabilità di frequentare meno di due anni di scuola. Ancor peggio, le ragazze povere della regione hanno tre volte maggiori probabilità di ricevere un’istruzione scarsa.[15] Con l’inclusione del primo ciclo della scuola secondaria nell’istruzione di base, il numero di studenti iscritti a questo livello di istruzione è aumentato notevolmente. Tuttavia, rimangono sfide significative, soprattutto per quanto riguarda le disparità tra le aree urbane e rurali. Per affrontare queste sfide, Magic Amor ha fondato la scuola secondaria Docteur Nzumbu, offrendo così ai bambini un percorso verso l’istruzione secondaria, indipendentemente dalla loro provenienza geografica o socio-economica. Le strutture scolastiche messe in atto dall’associazione sono progettate per accogliere tutti gli studenti, contribuendo così alla diffusione dell’istruzione secondaria nel Paese.  

Magic Amor si impegna a sostenere gli ex-alunni delle nostre scuole per tutta la loro vita. Con l’obiettivo di incoraggiare e facilitare il perfezionamento professionale post-secondario, a partire dalla primavera 2024, Magic Amor ha previsto l’organizzazione di corsi di formazione rivolti a executive, dirigenti ministeriali, imprenditori e professionisti africani. Questa formazione promuove buone pratiche e favorisce scelte migliori nei contesti decisionali continentali.

Per saperne di più su questo nostro progetto, sui nostri centri educativi e sul nostro impegno per facilitare un’istruzione di qualità ai bambini della RDC, visita la nostra pagina “Progetti”. E per scoprire come puoi sostenere il nostro lavoro, visita la nostra pagina “Come Aiutarci”.

Orla McQuillan Bridson

 

*Figura 1- Claire Horton, Global Partnership for Education

 

[1] United Nations Educational Scientific and Cultural Organization (UNESCO). (2017) Reducing Global Poverty through Universal Primary and Secondary Education. Policy Paper 32, Fact Sheet 44. Montreal and Paris: UNESCO. Available at: http://uis.unesco.org/sites/default/files/documents/reducing-global-poverty-through-universalprimary-secondary-education.pdf (Accessed: 24 April 2024).

[2] Education (no date) UNICEF Democratic Republic of Congo. Available at: https://www.unicef.org/drcongo/en/what-we-do/education (Accessed: 24 April 2024).

[3] Education (no date) UNICEF Democratic Republic of Congo. Available at: https://www.unicef.org/drcongo/en/what-we-do/education (Accessed: 24 April 2024).

[4] Education (no date) UNICEF Democratic Republic of Congo. Available at: https://www.unicef.org/drcongo/en/what-we-do/education (Accessed: 24 April 2024).

[5] Education: Democratic Republic of the Congo (2023) U.S. Agency for International Development. Available at: https://www.usaid.gov/democratic-republic-congo/education (Accessed: 24 April 2024).

[6] Lusey, H., San Sebastian, M., Christianson, M., & Edin, K. E. (2018). Prevalence and correlates of gender inequitable norms among young, church-going women and men in Kinshasa, Democratic Republic of Congo. BMC public health, 18(1), 887. Available at: https://bmcpublichealth.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12889-018-5742-9 (Accessed: 24 April 2024).

[7] Ackerman, X. (2015) Innovation and action in funding girls’ education. Brookings Institute. Available at: https://www.brookings.edu/wp-content/uploads/2016/07/Ackerman-Girls-Education-v2.pdf (Accessed: 24 April 2024).

[8] Bolton, L. (2020) Barriers to education for girls in the Democratic Republic of Congo, Save the Children’s Resource Centre. Available at: https://resourcecentre.savethechildren.net/pdf/750_barriers_to_education_for_girls_in_drc.pdf/ (Accessed: 24 April 2024).

[9] Pietromarchi, V. (2024) Eastern DRC ‘at Breaking Point’ as security, humanitarian crises worsen, Al Jazeera. Available at: https://www.aljazeera.com/news/2024/3/29/eastern-drc-at-breaking-point-as-security-humanitarian-crises-worsen (Accessed: 24 April 2024).

[10] Sperling, G.B. and Winthrop, R. (2016). What works in girls education. Brookings Institution Press. Available at: https://www.brookings.edu/wp-content/uploads/2016/07/What-Works-in-GirlsEducationlowres.pdf  (Accessed: 24 April 2024).

[11] Freedman, J. (2011). Explaining sexual violence and gender inequalities in the DRC. Peace Review: A Journal of Social Justice, 23(2), p.171. Available at: https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/10402659.2011.571601 (Accessed: 24 April 2024).

[12] Ihebuzor, N. A. (2014). An Incentive Scheme to Increase Female Access to and Completion of Basic Education in the Democratic Republic of the Congo. Open Access Library Journal, 1(7), 1- 7. Available at: https://file.scirp.org/pdf/OALibJ_2016032111253048.pdf (Accessed: 24 April 2024).

[13] Goal 4 | Department of Economic and Social Affairs (no date) United Nations. Available at: https://sdgs.un.org/goals/goal4 (Accessed: 24 April 2024).

[14] Landis, D., Yu, G., Tanner, S., Karungu, C., Mallinga, P. A., Falb, K., & Stark, L. (2019). The school participation effect: investigating violence and formal education among girls in the Democratic Republic of the Congo. Compare: A Journal of Comparative and International 12 Education, 49(5), 817-836. Available at: https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/03057925.2018.1464384 (Accessed: 24 April 2024).

[15] Sperling, G.B. and Winthrop, R. (2016). What works in girls education. Brookings Institution Press. Available at: https://www.brookings.edu/wp-content/uploads/2016/07/What-Works-in-GirlsEducationlowres.pdf (Accessed: 24 April 2024).

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