Sfide e progressi: la battaglia per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nella Foresta del Congo

da | Apr 2, 2024 | Attualità

  1. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e l’Agenda 2030

Nel 2015, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha avviato il processo di negoziazione ed elaborazione dell’Agenda post-2015 per lo Sviluppo. Questo processo ha raggiunto il suo apice con l’adozione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e dei relativi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) da parte di tutti gli Stati Membri nel corso del vertice delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile articola una visione collettiva volta a promuovere la pace e la prosperità per il pianeta Terra nel presente e nel il futuro. Il cuore di questo progetto sono i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, i quali costituiscono un obbligo per l’impegno congiunto di tutte le nazioni, non solo quelle sviluppate ma anche quelle in via di sviluppo, nell’ambito di un partenariato globale[1]. Gli SDGs riconoscono la necessità urgente di eradicare la povertà e altre forme di privazione in un contesto di strategie integrate che promuovono la salute e l’istruzione, che mirano alla mitigazione delle diseguaglianze sotto ogni loro aspetto e che stimolano la crescita economica. Questi obiettivi ambiscono a essere conseguiti nella realtà con una profonda consapevolezza dell’emergenza climatica attuale, assicurando al contempo la conservazione delle risorse marine e forestali.

Per concretizzare l’Agenda 2030, è necessario che l’ampia responsabilità degli SDGs si rifletta in un impegno deciso da parte di tutti gli stakeholder nell’attuazione degli obiettivi globali. Al fine di agevolare tale impegno, monitorare l’avanzamento nell’implementazione dell’Agenda 2030 e valutare la titolarità degli SDGs, il Segretario generale delle Nazioni Unite presenta annualmente il SDGs Progress Report[2]. In aggiunta, a intervalli quadriennali, un gruppo indipendente di scienziati compila il Global Sustainable Development Report, con l’intento di fornire informazioni cruciali per le deliberazioni dell’Assemblea Generale riguardanti la revisione degli SDGs.

1.1 Global Sustainable Development report 2023

Secondo il Global Sustainable Development Report del 2023, il nostro pianeta continua a percorrere un sentiero preoccupante, e i progressi verso il raggiungimento degli SDG sono stati insufficienti. In particolare, dal 2019, l’accelerazione necessaria nel progresso degli Stati non è stata osservata, con ambiti critici quali la sicurezza alimentare, l’azione climatica e la conservazione della biodiversità che mostrano un andamento regressivo. Gli ultimi quattro anni hanno visto l’aggravarsi di sfide preesistenti a causa di eventi significativi come la pandemia di COVID-19, l’escalation dei costi di vita e l’intensificazione dei conflitti armati a livello globale. Questi avvenimenti hanno contribuito all’erosione di anni di progressi in aree fondamentali, tra cui l’abolizione della povertà estrema, la cessazione di morti evitabili tra bambini al di sotto dei 5 anni di età, l’espansione della copertura vaccinale e l’accesso universale all’energia. La pandemia ha causato perdite significative in termini di posti di lavoro, mezzi di sussistenza, reddito e invii di denaro, esacerbando ulteriormente le preesistenti fratture di disuguaglianza sociale. I vari conflitti e disordini civili continuano a rappresentare ostacoli significativi per molteplici nazioni, tra cui la guerra in Ucraina e le tensioni in Afghanistan, Etiopia, Venezuela e nella regione del Sahel in Africa che meritano particolare menzione. Nel biennio 2022-2023, nella regione del Sahel circa 26,5 milioni di individui hanno dovuto affrontare una crisi alimentare e nutrizionale acuta[3].

  1. Monitoraggio dei progressi in Africa verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Nonostante le numerose iniziative promosse dalle Nazioni unite, il raggiungimento di progressi significativi rimane una sfida ardua. In particolare, numerose regioni, inclusa l’Africa, si confrontano con ostacoli notevoli nell’aspirazione agli obiettivi prefissati. Infatti, in molteplici aree corrispondenti a 12 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, il continente africano manifesta una condizione di stallo o addirittura, talvolta, di regressione. Un elemento di grande utilità nel monitoraggio dei progressi in Africa è rappresentato dall’Afrobarometer. Quest’ultimo, fornendo un’analisi dettagliata, si concentra specificatamente su tematiche chiavi quali povertà, la salute, l’istruzione, l’approvvigionamento energetico, l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, le infrastrutture, le questioni di genere e la disuguaglianza, nonché la sostenibilità ambientale e la protezione della biodiversità[4].

2.1 SDGs 5 e 10: lotta contro le disuguaglianze di genere e socioeconomiche

Nel continente africano, l’accentuarsi della disuguaglianza socioeconomica, sia a livello interstatale che intrastatale, rappresenta un significativo ostacolo al conseguimento degli SDGs 5 e 10, i quali mirano rispettivamente a garantire l’uguaglianza di genere e a ridurre le disuguaglianze interne ed esterne[5]. Tale disparità si manifesta attraverso varie dimensioni, inclusi i livelli di reddito, l’accesso all’istruzione, i servizi sanitari e le opportunità economiche. Questa condizione rende difficile, se non impraticabile, per le componenti più vulnerabili della società di trarre vantaggio dallo sviluppo e partecipare in modo proattivo alla vita economica del paese.

2.2 SDG 6, 13 e 15: Garantire la disponibilità di acqua pulita e delle strutture igienico-sanitarie, promuovere azioni per combattere il cambiamento climatico, difendere delle foreste e della biodiversità

Il cambiamento climatico rappresenta la più grande minaccia e la sfida più difficile che l’umanità intera è chiamata ad affrontare. L’incremento della pressione sull’utilizzo delle risorse naturali, finalizzato a sostenere la crescita economica, solleva interrogativi critici sulla sostenibilità di tale sviluppo. In questo contesto, il continente africano si rivela particolarmente suscettibile agli impatti del cambiamento climatico, a causa dell’innalzamento delle temperature, delle alterazioni nelle precipitazioni e dell’aggravarsi della deforestazione[6]. Queste dinamiche minacciano direttamente la sicurezza alimentare, la disponibilità di acqua potabile e la salute delle popolazioni, compromettendo di conseguenza anche i progressi verso il conseguimento degli SDGs numero 2, 3 e 6, relativi rispettivamente alla diminuzione della fame nel mondo, alla salute e al benessere della persona, e all’acqua pulita e all’igiene sanitaria.

2.3 SDG 16: promuovere pace, giustizia e istituzioni forti

Per l’effettiva realizzazione degli SDGs, è necessaria l’adozione di politiche specifiche e rigorose. Ciò presuppone, tuttavia, l’esistenza di governi e di sistemi statali caratterizzati da stabilità ed efficacia operativa. In questo contesto, il continente africano si confronta con sfide significative, tra cui emergono la pervasività di pratiche governative e di sistemi di governance afflitti da corruzione, carenza di volontà politica e limitate capacità istituzionali. Inoltre, numerosi paesi africani rimangono scenari di conflitti e instabilità politica, fattori che ostacolano il progresso socioeconomico, causando la distruzione di infrastrutture, di capitale umano, nonché l’erosione del tessuto sociale e la diminuzione della fiducia nelle istituzioni governative. A complicare ulteriormente il panorama vi è il limitato accesso alla giustizia per le fasce più vulnerabili e marginalizzate della popolazione, il che impedisce una tutela efficace dei diritti umani, spesso soggetti a violazioni sistematiche.

  1. Il problema della deforestazione in Repubblica Democratica del Congo

Creator – by Bohumil Cap

Uno degli aspetti più critici degli SDGs è senza dubbio la tutela dell’ambiente, la salvaguardia delle foreste e la protezione della biodiversità che vi abita. Il bacino della Repubblica Democratica del Congo è un’area geografica di eccezionale importanza. L’unicità di questa regione è rappresentata dalla presenza di una delle più vaste torbiere tropicali a livello globale e si distingue per la sua straordinaria biodiversità biologica, accogliendo al suo interno un quinto delle specie faunistiche e floristiche presenti nel mondo. In aggiunta, secondo il GSDR del 2019, “le foreste del bacino del Congo costituiscono il più grande serbatoio di carbonio netto dei tropici, con un saldo positivo pari a 610 milioni di tonnellate di CO2 annuali”[7].

Nonostante la sua enorme importanza, il vasto bacino pluviale del Congo è ancora oggi al centro delle sfide ambientali. Infatti il problema della deforestazione non accenna a fermarsi: al contrario cresce a ritmi preoccupanti. Secondo il rapporto del 2021 di Climate Focus, un’importante ONG olandese che si batte per la lotta al cambiamento climatico, nel 2021 il disboscamento dell’area è cresciuto di 636 mila ettari, specificatamente 30.000 in più rispetto al biennio 2018-2020. Pertanto, benché tra il 2015 e il 2020 si fossero osservati timidi segnali di miglioramento, attualmente non è possibile sostenere tale affermazione. Al contrario, si è registrato un incremento del fenomeno pari al 4,9%[8].

La perdita di estensioni forestale e la conseguente diminuzione della biodiversità sono fenomeni che minacciano direttamente il benessere umano, influenzando in modo particolarmente negativo le comunità rurali e i gruppi indigeni e locali che vi abitano.  Inoltre, foreste e diversità animale e vegetale contribuiscono alla riduzione della povertà, garantendo sicurezza alimentare, disponendo di acqua e aria pulite e offrendo le basi per uno sviluppo ecologico,  grazie alla fissazione delle emissioni di CO2.

  1. L’impegno di Magic Amor verso la sostenibilità ambientale

Da oltre 20 anni, Magic Amor si impegna nella realizzazione di iniziative di cooperazione e sviluppo mirate a supportare le comunità e la ricchezza naturale della Repubblica Democratica del Congo. L’organizzazione si dedica con grande passione alla preservazione delle tradizioni culturali e soprattutto dell’ecosistema congolese, promuovendo la sostenibilità ambientale attraverso progetti volti alla conservazione e alla reintroduzione di specie vegetali e animali.

Nello specifico, l’associazione ha costantemente lavorato per il progresso sostenibile nella RDC, integrando esplicitamente nella propria carta statutaria, aggiornata a maggio 2023, l’impegno verso la tutela dell’ambiente naturale, con un focus specifico sulla flora e fauna delle aree più vulnerabili. Tra gli obiettivi principali di Magic Amor, vi è quello di proteggere gli ecosistemi e la vita animale in Africa, e di enfatizzare il suo impegno verso i Goals 13 e 15, che riguardano rispettivamente “l’azione per il clima” e “la vita sulla terra”.

Figura 3 – by Grace Mansita – Magic Amor

A dimostrazione di tale interesse, vi sono i progetti come quello della protezione dei bonobo, una scimmia che può essere considerata l’antenato più prossimo dell’uomo. Questi animali vivono unicamente in Repubblica Democratica del Congo e sono inclusi nella Lista Rossa delle specie a rischio. Un altro esempio di progetto sostenibile è il progetto “Un ponte per Kimbuta”, che ha portato alla costruzione di un ponte pedonale di 28 metri, finalizzato a minimizzare il traffico e l’inquinamento.

Tuttavia, l’azione di Magic Amor per la sostenibilità nella RDC non intende fermarsi qui. L’organizzazione guarda al futuro con un rinnovato entusiasmo e con un impegno proattivo e determinato alla prosecuzione della sua missione di salvaguardia dell’ambiente congolese. Magic Amor è pronta a espandere la propria gamma di iniziative e conferma che i progetti attuali rappresentano solo l’inizio di un percorso più ampio e ambizioso di interventi ambientali.

Visita il sito www.magicamor.org e scopri come sostenere le nostre iniziative presenti e future. Attraverso le tue donazioni, riusciremo a contribuire per un futuro più verde nella Repubblica Democratica del Congo.

Elisa Granati

 

Immagine copertina, Figura 1: Shutterstock

[1] United Nations, The 17 goals | Sustainable Development. Available at: https://sdgs.un.org/goals

[2] United Nations, SDG indicators. Available at: https://unstats.un.org/sdgs/report/2023/

[3] United Nations, Global Sustainable Development Report (GSDR) 2023 | Department of Economic and Social Affairs. Available at: https://sdgs.un.org/gsdr/gsdr2023

[4] Afrobarometer. Available at: https://www.afrobarometer.org/

[5] ONU (2019, March 14), Obiettivo 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni. ONU Italia. https://unric.org/it/obiettivo-10-ridurre-lineguaglianza-allinterno-di-e-fra-le-nazioni/

[6]Centro Studi di Politica Internazionale, La gestione delle Risorse Naturali in Africa Nel Quadro del Raggiungimento degli Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile. Available at: Link

[7] United Nations, Global Sustainable Development Report (GSDR) 2023 | Department of Economic and Social Affairs. Available at: https://sdgs.un.org/gsdr/gsdr2023

[8] Regional assessment 2022: Tracking progress towards forest goals in the Congo Basin. Climate Focus. (2022, December 20). Available at: https://climatefocus.com/publications/regional-assessment-2022-tracking-progress-towards-forest-goals-in-the-congo-basin/

Articoli recenti

Crisi umanitaria in Congo: Origini e Sfide Emergenti

1.    Introduzione Il conflitto nell’est della Repubblica Democratica del Congo emerge quale complessa e multifattoriale crisi umanitaria, la cui estensione e gravità compromettono la stabilità regionale e causano danni incommensurabili alla popolazione congolese,...

Come aiutarci

Qualsiasi offerta, anche minima, è comunque utile e sarà destinata ai nostri progetti.